È l’amore per l’arte contemporanea - quasi una magnifica ossessione - il filo conduttore del prossimo appuntamento di FraMmenti Club, al Palazzo delle Pietre: giovedì 20 febbraio, dalle 18.30, il ciclo My Roma ospita l’incontro con il collezionista Antonio Martino. In conversazione con Clara Tosi Pamphili - ideatrice e curatrice del ciclo, che esplora la città nella sua pluralità di voci, eventi e protagonisti - Martino racconterà come l’arte sia il suo violino d’Ingres, parafrasando la celebre opera di Man Ray che ritrae l’amata musa e modella Kiki de Montparnasse.
Una passione nata nel 1989, con l’inizio della sua collezione e alimentata nel tempo da un’attività di ricerca, aggiornamento e mecenatismo che ha portato Antonio Martino a partecipare come relatore a convegni o a prendere parte ad importanti progetti di diffusione e divulgazione della cultura come il Passaporto Culturale, curato da Catterina Seia in Piemonte. Dal 2022 è membro del board della Fondazione Carlo Maria Mariani e Carol Lane di New York, per la quale è anche unico referente e responsabile per l’Italia. In una visione di promozione dell’opera dell’artista - di cui è un vero e proprio cultore - ha fatto parte della segreteria scientifica e organizzativa della retrospettiva allestita a Palazzo Pitti a Firenze nel 2024, per la quale ha contribuito anche con un testo in catalogo. A Mariani, aveva dedicato precedentemente anche una mostra omaggio “Io non sono un pittore, io non sono un Artista, io sono l’Opus”, nel 2022, negli spazi della Temple University di Roma, ponendo in dialogo opere della sua collezione personale.
Parte del talk sarà, infine, dedicata a ripercorrere il progetto Partorire con l’Arte, ideato da Antonio Martino unendo all’amore per le arti contemporanee la propria professione di medico ginecologo: un corso interdisciplinare di preludio al parto, che si è svolto tra il 2014 ed il 2016 negli inediti spazi di sedi museali come il Maxxi a Roma, le Gallerie d’Italia a Milano, il Madre a Napoli e il Macro a Roma. Un percorso innovativo, a cui hanno partecipato direttori di musei, critici, artisti, intellettuali, sociologi e psicologi di rilevanza nazionale e internazionale, per unire al mistero dell’atto creativo della nascita, la scienza e la bellezza dell’arte.